Apprendiamo dai giornali di oggi, l'entrata in vigore di un'ordinanza estiva per la quale ci siamo spesi molto già da anni, e che ancora una volta troviamo sbagliata.Essa mira ad interrompere la vendita di bottiglie in vetro dopo le 23, valido anche per tutti i locali che dopo quell'ora non potranno più usare bicchieri in vetro all'esterno degli esercizi.
L'ordinanza prevede anche l'interruzione di vendita di alcolici dopo le ore 0:30 ma solo nei supermercati e negozi, a differenza delle discoteche, discobar e pub che invece dovranno rispettare le normative regionali e nazionali, permettendo a questi ultimi di poter vendere alcolici anche dopo la mezzanotte e mezza.
Siamo ancora una volta di fronte ad un metodo di valutazione sbagliato con un significato non di voler privilegiare i locali ai supermercati, ma di voler esclusivamente penalizzare questi ultimi, come se fossero loro gli unici colpevoli del "caos estivo mazziniano".
Noi la chiamiamo concorrenza, una semplice questione di mercato. Non tutti, infatti, si possono permettere di comprare una birra tra i 4€ ed i 6€ in un locale, ma preferiscono spenderne la metà e comprarla in un supermercato.
Si colpiscono determinati posti per volontà di risoluzione dei problemi della Piazza o per quale altro motivo?
E l'amministrazione comunale è convinta che agendo contro i supermercati non troveremo nessuna persona che dopo la mezzanotte e mezza camminerà ubriaca per la Piazza?
La nostra proposta lanciata ormai da anni mira più alla sicurezza che ad ordinanze che anno dopo anno si dimostrano inutili ed incapaci di risolvere anche solo di una virgola i veri problemi.
Un giusto coordinamento tra Comune, gestori dei locali e degli esercizi e Forze dell'Ordine potrà essere il primo passo verso una risoluzione vera,voluta, giusta e comune.
Queste ordinanze invece lasciano il tempo che trovano ed il pensiero che la volontà non è quella di voler risolvere i problemi di tutti, ma solo di alcuni.
Nicola ROSSI - Giovane Italia JESOLO
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