martedì 17 maggio 2011

LA POLITICA CON LA "P" MAIUSCOLA

Non è più possibile difendere i "luoghi comuni".

Non è più possibile dare ragione alla sistematica e poco flessibile strategia politica.

Nel 2011 bisogna dare spazio a chi, la politica, la vive sulla pelle come strumento di difesa di un territorio, di un popolo, di una ragione e scopo di interesse verso gli altri e non verso se stessi o verso "il partito".

Nelle piccole realtà comunali è troppo facile nascondersi dietro la prepotenza dei grandi politici dei grandi partiti; è troppo facile dissuadere i cittadini con la presenza costante di chi amministra realtà molto più grandi (provoncia, regione ecc...).

C'è da prendere atto, a testa bassa, che l'interesse del cittadino è IL PRIMO della scala della priorità che un'amministrazione comunale deve afforntare, priorità che va difesa con ogni mezzo perchè il cittadino non ha ne colore ne bandiera ma è CENTRO e PRINCIPALE risorsa di ogni comune.

C'è la necessità di cambiare il modo di fare politica, e non servono grandi cose...basta dare ragione e risposte concrete al REALE BISGONO che un cittadino chiede.

L' esempio di Eraclea DEVE essere un punto di partenza.

Non importa se chi amministra è di destra o sinistra, non importa se chi amministra non ha mai avuto una tessera di partito.

L'importante è che, chi sceglie di candidarsi a sindaco e consigliere, deve avere il coraggio di scendere in piazza in mezzo alla gente, parlare coi cittadini, avvicinarsi alle esigenze e ai problemi, toccare con mano le difficoltà e condividere le soluzioni; non solo decidere dall'alto del palazzo.

Questo è il modo più coerente, giusto, etico, morale di vivere e di FARE POLITICA.

Che sia di buon auspicio e che sia un modo per avvicinare i giovani a quello che sarà il NOSTRO FUTURO.

-------

Articolo di Federico Cibin

Presidente Giovane Italia Eraclea

domenica 15 maggio 2011

IN DUE MINUTI DI STUDIO APERTO, LA SINTESI DI UN FALLIMENTO

http://www.video.mediaset.it/video/studioaperto/edizione_servizio/226351/divieti-che-fanno-discutere.html

Come un fulmine a ciel sereno, ieri Studio Aperto ha mandato in onda un servizio di due minuti nel quale, in poche immagini, distruggeva l'immagine di una località come Jesolo.

Oltre a sottolineare come tutto quello visto e sentito ieri sul tg (?) di Italia Uno, oltre ad essere falso, tendenzioso, creato ad arte e basato su informazioni scarse ed errate su Jesolo, ci teniamo a fare alcune riflessioni di carattere più generale:

1- Lo scorso anno Giovane Italia Jesolo, in maniera forse impopolare, ha criticato aspramente l'ordinanza con la quale si prevedeva una multa di 1000 € ai turisti che acquistavano merce contraffatta dai venditori ambulanti abusivi sulla spiaggia. Lo facevamo perchè, credendoci persone del fare concreto e non della "politica spot", eravamo (e siamo) convinti che per sconfiggere la piaga del commercio abusivo ci voglia ben altro.
Ma ammonivamo tutti che questo provvedimento avrebbe prodotto un gravissimo danno d'immagine. Difatti subito i mass media stranieri si sono scatenati e, specie quelli di lingua tedesca, hanno accreditato Jesolo come meta dove venivano puniti i turisti e non quelli che trafficano fuori dalla legge.
Ieri, Studio Aperto ha infamato il nome di Jesolo ricordando questo provvedimento...l'avevamo detto, noi!

2- Mentre la Riviera Romagnola ne esce come un Paradiso terrestre, Jesolo appare una località turistica di serie B. Perchè? Secondo noi perchè in questi anni di Amministrazione non si è cercato di instaurare dei saldi e duraturi rapporti con le testate giornalistiche nazionali e con le televisioni. Abbiamo creduto che inseguendo Miss Italia avremmo raggiunto l'Olimpo delle destinazioni turistiche citate da tutti i giornali, invece la manifestazione è scoppiata come una bolla di sapone e Jesolo è rimasta fuori dal giro che conta.
Per questo noi proponiamo di investire in comunicazione televisiva e radiofonica a livello nazionale e suggeriamo di prendere contatto con le maggiori testate giornalistiche, offrendo supporto, logisitica ed alloggio durante i tre mesi estivi, in modo da apparire in maniera significativa con i nostri tanti eventi e le nostre mille risorse: prima di tutto la professionalità dei nostri operatori.

Christofer De Zotti

giovedì 17 marzo 2011

150 ANNI DI UNITA' A JESOLO



Questa mattina Jesolo ha voluto dare un segno tangibile del suo patriottismo e, alla cerimonia ufficiale per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia, ha partecipato con spirito e in gran numero.


Centinaia di jesolani, uomini e donne, giovani e anziani, militari e civili, han
no affollato Piazza Matteotti prima, il Ponte della Vittoria poi e la Sala consiliare infine.


Tanti Tricolori; tanta passione, partecipazione, commozione nello scandire le parole del nostro amato Inno nazionale!


Jesolo era, è e sempre sarà Città Italiana. Qui è scorso il sangue di centinaia di militari italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Sulla nostra sacra Piave gli Italiani hanno segnato la riscossa nei confronti dell'invasore austriaco.


Il circolo Giovane Italia Jesolo ha voluto partecipare e segnare la sua presenza con tanti Tricolori e la voce alta cantando l'inno.


Orgogliosi di essere Italiani! Orgogliosi di essere Jesolani!


giovedì 3 marzo 2011

SICUREZZA A JESOLO: VIDEOSORVEGLIANZA IN SPIAGGIA

In Gran Bretagna sono ormai la regola, da qualche anno. Ce ne sono oltre 4 milioni, una ogni 14 abitanti. Sono le CCTVs, ovvero le telecamere a circuito chiuso per la videosorveglianza. E, oltre le consuete questioni sollevate dai "garanti della privacy", bisogna dire che hanno fatto egregiamente il proprio mestiere, tanto che sono in rapido aumento.

A Jesolo, qualche giorno fa, due ragazzine recatesi in spiaggia per una tranquilla passeggiata, sono state aggredite e rapinate di giubbotto, borsa, telefonino e denaro da alcuni extracomunitari.
Si potrebbe sollevare l'eterna questione stranieri in Italia, come sarebbe giusto. Ma il problema merita una trattazione separata e seria.

Giovane Italia Jesolo propone di installare le videocamere di sorveglianza anche in spiaggia. Già nei proclami degli Assessori leghisti alla sicurezza, oltre alle consuete sparate sulle mai viste "ronde padane", ci si era spesi per la videosorveglianza dell'intero territorio comunale: cosa resta oggi e cosa è stato prodotto? Quasi nulla.
L'Amministrazione comunale dovrebbe farsi carico di convocare i rappresentanti dei Consorzi arenile e stilare un programma, stanziando risorse economiche a favore di questi, per arrivare entro breve alla completa videosorveglianza della spiaggia.
Dato che il problema sicurezza in spiaggia si pone soprattutto nei periodi di poca affluenza e di scarsa visibilità, le telecamere andrebbero accese tutto il giorno nel periodo invenale e di notte durante l'estate.
Le telecamere avrebbero una duplice funzione: essere un deterrente per chi voglia compiere atti delittuosi e rappresentare un utile strumento di indagine nel caso di reati già compiuti.
In questa maniera offriremo un pò più di sicurezza ai nostri concittadini e ai turisti che frequentano Jesolo.

Giovane Italia Jesolo

martedì 1 marzo 2011

LE QUOTE LATTE...OVVERO COME SOCIALIZZARE LE MULTE

Il sistema di contingentamento dell'offerta agricola comunitaria, applicato al complesso degli allevatori e denominato "quote latte", prevede che il produttore che produce ed immette in commercio una quantità di latte superiore alla quota in suo possesso, debba essere sanzionato con l'applicazione di una "multa". Un sistema come questo è certamente uno degli aspetti che più non ci piacciono di questa Unione Europea. Molto si potrebbe dire, ma è necessario affrontare un argomento correlato.

In questi giorni è stato approvato il "decreto Milleproroghe". Una norma in esso contenuta sancisce la proroga dei termini per il pagamento delle multe arretrate comminate agli allevatori che sforavano le quote latte. Nonostante un'importante battaglia del neo Ministro Galan per evitare che questo accadesse.

Perchè non possiamo approvare una simile scelta da parte della maggioranza? Semplice: perchè noi stiamo dalla parte della legalità. Sebbene possano essere avanzate delle fondate obiezioni al sistema "quote latte", non capiamo perchè se delle norme comunitarie, recepite dallo Stato italiano, prevedano delle regole precise, ci possano essere delle persone che, oltre a violarle in maniera continua, sia esentate dal pagamento delle correlate sanzioni e protette da uno o più partiti. Ne va della credibilità dello Stato italiano e del rispetto per le decine di migliaia di agricoltori ed allevatori che, con molte difficoltà, si sono adeguate alle (cattive) norme comunitarie.
Oltretutto, l'Italia da anni riceve e paga delle sanzioni europee come conseguenza del perdurare della situazione: dunque, per colpa di pochi, pagano tutti. Sarebbe come se per ogni multa che prendo, siccome non condivido il codice della strada, non pagassi la sanzione ed anzi chiedessi al Comune di pagarla con i soldi dei miei concittadini.

Christofer De Zotti
Il Presidente

lunedì 28 febbraio 2011

"LA GIOVANE"




Come annunciato e promesso, esce il primo numero de "La Giovane", il foglio informativo di Giovane Italia Jesolo.


Con pochi mezzi, ma tanto impegno, ci siamo gettati a capofitto su questa nuova esperienza editoriale, raccogliendo i frutti e l'esperienza di "Azione", primordiale esperienza della destra giovanile jesolana.


Vogliamo con "La Giovane" contribuire al dibattito politico locale e nazionale, dando la nostra opinione su determinati temi di attualità e di interesse politico.


Potete trovare il primo numero su questo sito, sulla pagina FB di Giovane Italia Jesolo, nonchè nei principali locali di Jesolo.




Il Presidente


Christofer De Zotti


martedì 15 febbraio 2011

DOMENICA 13 FEBBRAIO: JESOLO RICORDA I MARTIRI DELLE FOIBE!


Abbiamo cominciato qualche anno fa, eravamo pochi e non avevamo un luogo fisico dove ricordare i Martiri delle Foibe. Animati di soli ideali e di qualche Tricolore, ogni febbraio gettavamo a mare una corona di fiori. Sì, il nostro bel Mar Adriatico, dal quale nelle giornate limpide è possibile vedere la costa dalmata: lì, sessant'anni fa, decine di migliaia di persone furono trucidate e, nella migliore delle ipotesi, costrette a scappare dalle proprie case e dalle proprie terre. La loro unica colpa era d'essere Italiani. Non fascisti, non ladri, non funzionari corrotti, non possidenti terrieri avidi e crudeli: solo persone che invocavano il prorio Amor patrio e la difesa della propria terra!

Domenica 13 febbraio abbiamo finalmente realizzato il nostro obiettivo principale: far rivivere, nei cuori e nelle menti di quante più persone possibili, il dramma delle Foibe.

Eravamo più di cinquanta, giovani ed anziani, a Ricordare. Un silenzioso e degno corteo; una semplice ma ricca di sentimenti corona di fiori; un cartello stradale; uno striscione; un minuto di silenzio.

A tutti i presenti: GRAZIE DI CUORE!


Lucas Pavanetto - Dirigente nazionale Giovane Italia

Nicolò Striuli - Giovane Italia prov. Venezia

Christofer De Zotti - Giovane Italia Jesolo

Eleonora Baldo - Comitato 10 febbraio