Non è più possibile difendere i "luoghi comuni".
Non è più possibile dare ragione alla sistematica e poco flessibile strategia politica.
Nel 2011 bisogna dare spazio a chi, la politica, la vive sulla pelle come strumento di difesa di un territorio, di un popolo, di una ragione e scopo di interesse verso gli altri e non verso se stessi o verso "il partito".
Nelle piccole realtà comunali è troppo facile nascondersi dietro la prepotenza dei grandi politici dei grandi partiti; è troppo facile dissuadere i cittadini con la presenza costante di chi amministra realtà molto più grandi (provoncia, regione ecc...).
C'è da prendere atto, a testa bassa, che l'interesse del cittadino è IL PRIMO della scala della priorità che un'amministrazione comunale deve afforntare, priorità che va difesa con ogni mezzo perchè il cittadino non ha ne colore ne bandiera ma è CENTRO e PRINCIPALE risorsa di ogni comune.
C'è la necessità di cambiare il modo di fare politica, e non servono grandi cose...basta dare ragione e risposte concrete al REALE BISGONO che un cittadino chiede.
L' esempio di Eraclea DEVE essere un punto di partenza.
Non importa se chi amministra è di destra o sinistra, non importa se chi amministra non ha mai avuto una tessera di partito.
L'importante è che, chi sceglie di candidarsi a sindaco e consigliere, deve avere il coraggio di scendere in piazza in mezzo alla gente, parlare coi cittadini, avvicinarsi alle esigenze e ai problemi, toccare con mano le difficoltà e condividere le soluzioni; non solo decidere dall'alto del palazzo.
Questo è il modo più coerente, giusto, etico, morale di vivere e di FARE POLITICA.
Che sia di buon auspicio e che sia un modo per avvicinare i giovani a quello che sarà il NOSTRO FUTURO.
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Articolo di Federico Cibin
Presidente Giovane Italia Eraclea
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