martedì 1 marzo 2011

LE QUOTE LATTE...OVVERO COME SOCIALIZZARE LE MULTE

Il sistema di contingentamento dell'offerta agricola comunitaria, applicato al complesso degli allevatori e denominato "quote latte", prevede che il produttore che produce ed immette in commercio una quantità di latte superiore alla quota in suo possesso, debba essere sanzionato con l'applicazione di una "multa". Un sistema come questo è certamente uno degli aspetti che più non ci piacciono di questa Unione Europea. Molto si potrebbe dire, ma è necessario affrontare un argomento correlato.

In questi giorni è stato approvato il "decreto Milleproroghe". Una norma in esso contenuta sancisce la proroga dei termini per il pagamento delle multe arretrate comminate agli allevatori che sforavano le quote latte. Nonostante un'importante battaglia del neo Ministro Galan per evitare che questo accadesse.

Perchè non possiamo approvare una simile scelta da parte della maggioranza? Semplice: perchè noi stiamo dalla parte della legalità. Sebbene possano essere avanzate delle fondate obiezioni al sistema "quote latte", non capiamo perchè se delle norme comunitarie, recepite dallo Stato italiano, prevedano delle regole precise, ci possano essere delle persone che, oltre a violarle in maniera continua, sia esentate dal pagamento delle correlate sanzioni e protette da uno o più partiti. Ne va della credibilità dello Stato italiano e del rispetto per le decine di migliaia di agricoltori ed allevatori che, con molte difficoltà, si sono adeguate alle (cattive) norme comunitarie.
Oltretutto, l'Italia da anni riceve e paga delle sanzioni europee come conseguenza del perdurare della situazione: dunque, per colpa di pochi, pagano tutti. Sarebbe come se per ogni multa che prendo, siccome non condivido il codice della strada, non pagassi la sanzione ed anzi chiedessi al Comune di pagarla con i soldi dei miei concittadini.

Christofer De Zotti
Il Presidente

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